Anonimo
Preventivi
Argomenti:
- Risarcimento danni
- Lavoro
- Consapevolezza digitale
- Procedura civile
- Successioni
- Circolazione stradale
- Infortunio in itinere
- e molto altro...
Cerca:
Recapiti
Avv. Renato SavoiaVia Diaz 11
37121 Verona
NON SI EFFETTUANO CONSULENZE GRATUITE
Tel +39 045 21030899
Webmail
Fax +39 045 21090404
C.F.: SVARNT75A06L781I
P.IVA: 03826270237
Polizza professionale
TOKYO MARINE HCC22-W0086360
ENGLISH SPEAKING
Mediazione: e adesso decida la Corte (ma io dormirò lo stesso)
Materia: Attualità - Fonte: Corte Costituzionale - 03.05.2012 Condividi su Facebook |
Conoscendovi come attenti lettori immagino che abbiate già letto uno dei mille (o forse più) titoli relativi alla fissazione della pubblica udienza per quel che concerne la questione di costituzionalità della mediazione. Per chi si fosse perso la notizia, ecco il link al sito della Corte Costituzionale. Ovviamente online le fazioni pro e contro mediazione si sono già scatenate a "leggere", ovviamente secondo i propri desiderata, tale fissazione di udienza. As usual, non mi tiro indietro nell'esprimere la mia opinione. Che, volendo sintetizzare al massimo, potrebbe essere messa giù così: la Corte faccia un po' quel che gli pare! (che io dormirò lo stesso) E adesso calma, che spiego. Come noto (o forse no e quindi vale la pena ricordarlo) io sono anche un mediatore, nonchè referente di sede di un organismo. Quale non ha importanza, in questa sede, e comunque non troverete mai su questo sito alcun riferimento dell'organismo in cui opero. E questo per una mia libera scelta di separare l'attività di avvocato da quella di mediatore. Ciò premesso, per quel che riguarda la decisione della Corte io sto alla finestra: se venisse confermato l'obbligo di mediazione bene, se venisse eliminato l'obbligo bene lo stesso. Ho lavorato per un decennio senza che esistesse l'obbligo di mediazione, e da poco più di un anno sono anche un mediatore: personalmente non mi fa differenza, e quindi, da questo punto di vista, non sono un partigiano. Faccio però un paio di considerazioni, che per quanto ho appena detto spero mi crediate dettate non da interessi personali, ma dall'osservazione di quel che è successo e succede. Anzitutto, visto che le decisioni della Corte, piaccia o no, sono anche "politiche", posto che chi decide non abita su Marte, io personalmente nutro qualche dubbio che si faccia saltare tutto l'impianto (e penso agli organismi di formazione, agli enti di mediazione eccetera) che si è creato attorno alla mediazione. Inoltre, per l'ipotesi in cui la mediazione venga "abrogata": che succederà alla giustizia già intasata, posto che volenti o nolenti bisogna riconoscere che, seppur in maniera molto più modesta rispetto a quanto entusiasticamente previsto dal ministero, un po' di controversie sono state definite in sede di mediazione? Diventeranno altre cause? Facile pensarlo, e non mi pare sia un successo. A questo punto, peraltro, non resta che attendere l'autunno: chi vuole faccia il tifo, legittimamente in un senso o nell'altro. Io, per questo giro, passo. Renato Savoia