Buone idee, ma in concreto?
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L'Associazione Nazionale Magistrati nei giorni scorsi ha presentato le sue proposte volte alla "Eliminazione dell'arretrato e riduzione dei tempi di durata dei processi civili".
Sono sette punti, ciascuno dei quali commenterò brevemente (in corsivo):
1) Eliminazione dei tribunali minori. E' necessario un intervento ben più coraggioso di quello approvato con la manovra di agosto, con l'eliminazione e l'accorpamento dei tribunali minori, in modo da recuperare risorse di mezzi e personale.
Ecco un esempio di mera affermazione di principio. Che cosa vuol dire in concreto? Chi determina se vi è stato abuso o meno? Dove comincia l'abuso? Basta una domanda rigettata per parlare di abuso del processo? Mi pare davvero un concetto troppo vago, e non si vede come possa essere tradotto in concreto.
3) Revisione organica del sistema delle impugnazioni. Nessun Paese può permettersi il lusso di tre gradi di giudizio per qualunque controversia, anche la più insignificante.
4) Piano di smaltimento dell'arretrato, mediante una riorganizzazione interna degli uffici, sul modello delle pratiche virtuose applicate in alcuni tribunali, e attraverso l'istituzione dell'ufficio del giudice, che può essere realizzato utilizzando al meglio giovani laureati e specializzandi, secondo schemi normativi già previsti.
Chiedo scusa, ma mi corre un brivido lungo la schiena quando leggo di "giovani laureati e specializzandi" che dovrebbero servire allo smaltimento dell'arretrato. Più in generale pare davvero essere una elegante affermazione, scevra di qualsivoglia effetto pratico.
5) Attivare le procedure di mobilità per recuperare risorse umane da altre pubbliche amministrazioni.
Pare di capire che in questo caso si stia parlando del personale di Cancelleria: se è così, posto che è indubitabile la carenza che affligge tutti o quasi i tribunali italiani, ben venga. resta però da vedere, anche in questo caso, se poi l'applicazione in concreto del principio porterà a effettivi risultati o no.
6) Informatizzazione degli uffici giudiziari ed estensione del processo civile telematico.
Come avvocato è anni (a-n-n-i!) che sento ripetere questa solfa. E come tutti gli avocati sanno il processo civile telematico sta creando disguidi a non finire [censura!]. Oltretutto non si capisce perchè non sia possibile una delle poche cose che davvero sgraverebbero di lavoro sia le cancellerie (che quindi potrebbero dedicarsi ad altro) che gli avvocati, il tutto a costo zero: sto parlando del deposito degli atti per via telematica. Oltretutto ricordo che tutti gli avvocati hanno l'obbligo di essere dotati di PEC (posta elettronica certificata) ragion per cui l'invio e la ricezione avverrebbe con assoluta certezza. In ogni caso, altra mera affermazione di principio.
7) Riforma organica della magistratura onoraria.
Qui non si dice nulla di più. Pertanto risulta difficile criticare o essere d'accordo. Mi chiedo solo come una riforma della magistrature posa incidere sulla tempistica della giustizia civile. Se qualcuno me lo spiega, sarò grato.
* * *
CONCLUSIONI
Sette affermazioni di carattere generico, in qualche caso direi anche inconferente (cfr. n.7).
Dall'Associazione Nazionale Magistrati credo sia lecito aspettarsi di più.
Renato Savoia
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Link: http://www.associazionemagistr
2011-11-18 Segnalato da: Renato Savoia - Fonte: Associazione Nazionale Magistrati
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