Per chi nel 1992 era troppo giovane o aveva altro a cui pensare
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Riassumo: l'undici luglio 1992 viene deciso un prelievo forzoso sui conti correnti e altri depositi sulle somme risultanti due giorni prima.
Tecnicamente parlando, una rapina con destrezza.
Il primo ministro era Giuliano Amato.
All'epoca io ero minorenne, avevo il mio conto corrente sul quale depositavo le mancette della nonna e poco più, potete immaginare di quanti soldi stiamo parlando. Ebbene, evidentemente anche io venni derubato dei miei risparmi.
Da oggi quel signore è giudice della Corte Costituzionale, ovvero l'organo che, come recita l'art. 134 della Costituzione, ”giudica:
sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni;
sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni;
sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione.”
Lo schifo.
Tanto.
Renato Savoia
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2013-09-12 Segnalato da: Renato Savoia - Fonte: Renato Savoia
Approfondimenti: Attualità Giustizia Giuliano Amato nomina Amato Corte Costituzionale
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