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Limiti e divieti della produzione della corrispondenza tra colleghi
Materia: Codice deontologico - Fonte: avv. Giulio Pezzotta - 21.09.2009 Condividi su Facebook |
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L'art 28 è ancora oggi tra le norme più discusse e menzionate dell'intero Codice Deontologico Forense. A volte si ha il dubbio se sia il caso di produrre in giudizio una missiva/fax del legale avversario che potrebbe evidenziare al giudice le nostre buone ragioni, talvota ci si può trovare di fronte al fatto compiuto dell'avvenuta produzione di una nostra missiva/fax. L'avvocato Giulio Pezzotta, Consigliere dell'Ordine di Varese, ha pubblicato sul sito del Tribunale di Varese un interessante contributo sul tema, avente oltretutto il non indifferente pregio dell'agevole lettura. Il testo, 4 pagine in pdf, si trova QUI. Mi permetto, a margine, solo una breve osservazione su un aspetto che non viene affrontato nel testo: considerato il fatto che è il Codice Deontologico a sancire entro quali, ristretti, limiti è possibile la produzione in giudizio di corrispondenza intercorsa tra colleghi, l'inveterata abitudine di marchiare a carattere "14" qualsiasi comunicazione (lettera, fax, mail) che venga inviata al legale avversario con il marchio di "Riservato - personale - non producibile", a questo punto sa più di stanca abitudine, che non di effettiva necessità. Renato Savoia