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I costi, previsti dal decreto, della conciliazione obbligatoria

Materia: Attualità - Fonte: Decreto 18 ottobre 2010, n. 180 - 18.02.2011
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Abstract: Altro che economica!



Aggiornamento del 22/02/11: segnalo lo scambio di opinioni tra il sottoscritto e il direttore di Civile.it, Valentino Spataro in materia di conciliazione e mediazione obbligatoria.

 

* * *


I paladini, ma sarebbe meglio dire i "pasdaran", della conciliazione obbligatoria, che entrerà in vigore il prossimo 22 marzo (tranne che nella materia condominiale e per quel che concerne il risarcimento danni da incidente stradale dove salvo sorprese parlamentari dell'ultimo momento dovrebbe verificarsi un ritrado di un anno) tra gli argomenti che portano a favore di questa "ottava meraviglia", di questa miracolosa soluzione per la giustizia chiamata conciliazione obbligatoria o mediazione o ancora media-conciliazione, vi è senza dubbio quella di un risparmio che andrebbe a tutto vantaggio del cittadino.

 

E la parola "risparmio", naturalmente, è di quelle capaci di calamitare l'attenzione pubblica.

 

Ma è davvero così?

 

Diciamolo subito: NO (enne o).

 

E non lo dico per partito preso ("ecco il solito avvocato contrario alle novità"), ma per dimostrarlo lascio parlare la tabella A allegata al Regolamento attuativo della conciliazione, vale a dire il Decreto 18 ottobre 2010, n. 180.


La tabella dice:


Valore della lite - Spesa (per ciascuna parte)

 

  • Fino a euro 1.000 - euro 65;
  • da euro 1.001 a euro 5.000 - euro 130;
  • da euro 5.001 a euro 10.000 - euro 240;
  • da euro 10.001 a euro 25.000 - euro 360;
  • da euro 25.001 a euro 50.000 - euro 600;
  • da euro 50.001 a euro 250.000 - euro 1.000;
  • da euro 250.001 a euro 500.000 - euro 2.000;
  • da euro 500.001 a euro 2.500.000 - euro 3.800;
  • da euro 2.500.001 a euro 5.000.000 - euro 5.200;
  • oltre euro 5.000.000 - euro 9.200.

 

 

Ricordo che nell'ipotesi in cui non si raggiungesse  un accordo (come succederà, anche perchè mentre vi è l'obbligo per chi vuole iniziare una causa di intraprendere prima la strada della mediazione, non vi è alcun obbligo per l'altra parte di aderire), a queste spese (oltre a quelle, evidentemente, di chi avvocato o no, assiste la parte) si aggiungeranno quelle di causa. 

E tanto per capirci i costi del contributo unificato sono questi:

 

  • Processi di valore fino ad euro 1.100: euro 33,00.
  • Processi di valore superiore ad euro 1.100 e fino ad euro 5.200: euro 77,00. 
  • Processi di valore superiore ad euro 5.200 e fino ad euro 26.000: euro 187,00. 
  • Processi di valore superiore ad euro 26.000 e fino ad euro 52.000: euro 374,00. 
  • Processi di valore superiore ad euro 52.000 e fino ad euro 260.000: euro 550,00. 
  • Processi di valore superiore ad euro 260.000 e fino ad euro 520.000: euro 880,00. 
  • Processi di valore superiore ad euro 520.000: euro 1.221,00. 
  • Processi di valore indeterminabile (giudice di pace): euro 187,00. 
  • Processi di valore indeterminabile (altri giudici): euro 374,00. 
  • Se manca la dichiarazione di valore del processo: euro 1.221,00.

Questi sono dati: il resto sono chiacchiere. E le lasciamo ad altri. 

Naturalmente.

                                                                                                     Renato Savoia