(Originariamente queste righe sono state scritte il 19 marzo 2012. Siccome penso sia inutile scriverne di nuove, mi permetto di riproporle).

Chi mi legge da qualche tempo oramai si è abituato, al fatto che il sottoscritto non vive di solo diritto, anche sul sito, e che ogni tanto compaiono cose che col diritto centrano poco. O niente.

Come oggi.

Che è il 19 marzo, Festa del papà.

E così da un lato mi piace abbracciare simbolicamente i papà (giovani e meno giovani) che mi leggono: e l'augurio è che non vi manchi mai l'entusiasmo.

Però, un abbraccio più grande voglio destinarlo a tutti quelli per cui oggi è solo un giorno in cui sentire un po' di più la mancanza.

Che non importa affatto quanto tempo sia passato. 

So come vi sentite: perchè è come mi sento oggi io.

                                                                              Renato

Postilla di fine giornata: ormai forse non dovrei più, ma confesso che mi stupisco ogni volta, nel vedere le reazioni di affetto che mi arrivano a seguito di quel che scrivo.

Tipo oggi.

Ammettendo che sia vero, che ognuno ha i lettori che si merita, credo di essere una anomalia.

Perchè non sono mica tanto convinto, di meritarmeli, questi lettori (e lettrici, sia chiaro!) che ho.

Grazie.

Per esserci.

E non è un modo di dire.