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Per il Consiglio dell’Ordine di Verona una Nuova Prospettiva Forense

Materia: Attualità - - 18.01.2015
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Abstract: 14 volti nuovi



Espressione delle diverse anime dell’avvocatura, professionisti già impegnati in ambito associativo forense, che svolgono la loro attività in piccoli e grandi studi, tutti accomunati dall’orgoglio di svolgere la professione.

Candidata alla Presidenza è l’avv. Sabrina De Santi. Candidati al carica di consigliere all’ordine gli avvocati: Paola Malavolta, Fabio Zambelli, Silvia Marai, Stefano Zanini, Maurizio Giletto, Nicoletta Ferrari, Stefano Ederle, Renato Savoia, Sara Gini, Francesca Mazzi, Paolo Tacchi Venturi, Elisabetta Baldo, Pietro Adami.

La dignità della nostra professione è un valore da preservare e presidiare: la protezione dei diritti fondamentali delle persone si trova a fare i conti con leggi di mercato sempre più spietate e risorse dedicate alla giustizia sempre più limitate.

Avvocati forti, preparati ed indipendenti sono custodi dei diritti dei singoli e quindi garanzia di legalità ed espressione della democrazia e dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge.

Il nostro gruppo si pone come obiettivo di guidare l’avvocatura nella sua necessaria evoluzione per riportarla al passo con i tempi e adeguarla alla crescente esigenza di giustizia.

Perché non 21 candidati per 21 consiglieri?

Perché, posto che l’Ordine è di tutti, condividiamo l’importanza che, nello spirito della legge, siano rispettate le minoranze e possano entrare a far parte del Consiglio anche colleghi che si presentano in altre liste o come singoli.

Perché sette uomini e sette donne?

Per rappresentare il mondo forense per quello che è: Avvocate e Avvocati.

Per fare che cosa?

Per essere un Consiglio il più possibile di supporto ai colleghi e rappresentativo del mondo dell’Avvocatura per dialogare con continuità e chiarezza con magistratura e personale amministrativo affinchè i singoli colleghi non si sentano mai soli ad affrontare problemi collegati all’inefficienza del servizio giustizia.

Perché anche la voce delle associazioni forensi e dei giovani avvocati sia ascoltata nelle diverse specificità.

Per dare impulso a una formazione pratica ed a una continua riflessione sulla deontologia da vedersi non come fonte di sanzioni ma come guida sicura della nostra attività.

Perché vogliamo destinare le risorse alla più completa informatizzazione del processo, al rinforzo delle reti tra colleghi per servizi utili allo svolgimento quotidiano della nostra professione, all’implementazione del sito web.

Perché l’avvocatura cittadina sia sempre di più punto di riferimento delle professioni, delle associazioni rappresentative, delle istituzioni e dei parlamentari eletti sul territorio.

Da ultimo ma non per ultimo, ringraziamo i colleghi dell’attuale consiglio dell’Ordine e dei precedenti che con generosità ci hanno dato la loro disponibilità ad affiancarci perché la novità di questa lista si coniughi con la continuità necessaria ad un effettivo passaggio delle consegne.

 

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