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Una pratica legale? E' come una pianta

Materia: Avvocati - Fonte: Renato Savoia - 24.05.2017
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Abstract: Paragone ardito? Non troppo...



 
"Ricordati di dar da bere alle piante", ci siamo sentiti dire ogni volta che le nostre mamme si allontanavano da casa lasciandoci campo libero (e confessiamolo: non sempre l'abbiamo fatto).
 
Però non a tutte le piante bisognava dar da bere tutti i giorni: ad alcune un giorno sì e uno no, ad alcune una volta alla settimana, ad alcune "vedi tu, quando ti sembra che ne abbia bisogno", ad altre (leggi: piante grasse) mai.
 
Bene: è lo stesso con le pratiche, con i fascicoli.
 
Ad alcune bisogna prestare attenzione ogni giorni, ad alcune spesso, ad alcune ancora una volta ogni tanto.
 
Così come avremmo fatto morire le piante grasse, dando loro da bere ogni giorno, così ci sono (lo so che sembra assurdo, ma è così) pratiche alle quali "troppa attenzione" fa male.
 
La persona che sa (meglio: dovrebbe sapere...) come seguire la vostra "pianta-pratica" è l'avvocato.
 
Non il cliente.
 
Il punto, evidentemente, è la fiducia che il cliente ha nell'avvocato.
 
Se non ne avete, magari è il caso di fare una riflessione se valga la pena proseguire il rapporto.
 
Ma se ne avete, e, per esempio, vi dice che ci vuole tempo, lasciatelo lavorare, senza assillarlo.
 
Le piante grasse con troppa acqua muoiono: e la pianta grassa potrebbe essere la vostra pratica.
 
Pensateci.