Ho commentato la sentenza n. 26805/17 per Diritto e Giustizia
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Ribadita la doppia dimensione fenomenologica del danno morale: quella di tipo relazionale, oggetto della previsione normativa dell'art. 139 codice delle assicurazioni, e quella di natura interiore, da quella stessa norma evidentemente non codificata e non considerata, lasciando libero così il giudice di quantificarla.
Così la Terza Sezione Civile della Cassazione nella sentenza n. 26805/17, depositata il 14 novembre 2017.
Il commento integrale con la sentenza sono su Diritto e Giustizia.
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Ancora su Sentenze La prima causa climatica italiana: come è andata a finire? Danno morale in caso di micropermanenti? Difficile (ma non impossibile) Caduta per strada: il comportamento del danneggiato può integrare il caso fortuito. Termine per il deposito del fascicolo di parte in caso di trattazione orale: è perentorio o no?
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2017-11-16 Segnalato da: Renato Savoia - Fonte: Diritto e Giustizia
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